CREUZE n 21 - Lo strano caso della “Chiattona” - di Annalisa Scudieri

Era una notte strana quella tra il 25 e il 26 maggio, pochi dormivano molti vegliavano,

alcuni impegnati nello spoglio delle schede elettorali, altri in attesa spasmodica delle prime proiezioni sulla base delle sezioni scrutinate, altri in ansia per lo spoglio del giorno successivo, decisivo per il futuro di migliaia di comuni italiani. Anche a Recco molti cittadini non riuscivano a dormire, ma in tutto questo fermento notturno solo due turisti tedeschi, particolarmente ligi alle regole, si aggiravano nelle vicinanze del lungomare che conduce a Mulinetti in cerca di cassonetti muniti di istruzioni chiare e dettagliate per la raccolta differenziata dei rifiuti. In preda al panico per la mancanza di indicazioni, volgevano lo sguardo verso il mare che da piatto e tranquillo si stava trasformando in agitato, le onde non erano alte, ma una di esse, particolarmente anomala spinse dolcemente la chiatta (affettuosamente detta la Chiattona ancorata a poca distanza da quella che un tempo era una punta, Punta Sant’Anna per la precisione) verso la massicciata ove stanca e inclinata si adagiò.

 

La aspettavano tutti quell’onda, anche le decine di surfisti arrivati, come tante mattine d’inverno e di primavera, da tutta la Liguria, solo per cavalcarla con le loro tavole. Rimasero però delusi dal suo sapore amaro, dal sapore di gasolio che trapelava dalle loro mute una volta usciti dall’acqua.

5-La Chiattona in fase di recupero

E qui il mistero comincia: ma a bordo c’era qualcuno? E se c’era, possibile che fosse l’unico ad avere sonno quando quasi tutti erano insonni? La Chiattona era mal ancorata o la forza del mare aveva prevalso strappando i robusti cavi dalle ancore? E ancora, come mai il giorno dopo, quando ormai le acque si erano calmate, la strana e quanto mai estesa macchia oleosa e maleodorante  spuntava qua e là nelle placide e affollate acque del Golfo di Recco senza che si riuscisse a sapere da dove provenisse tutta quella quantità di idrocarburi? Mentre ci s’interrogava sul chi, sul cosa e sul come, tra prelievi, ordinanze e revoche, improvvisamente la macchia come si era palesata così scomparve, dopo un violento acquazzone; e tutto ritornò come prima per buona pace dei bagnanti e - auspichiamo - anche per la flora e la fauna del mare, compresi gli invisibili e indispensabili microrganismi.