CREUZE N 21 - Sori, Rio Cortino e dintorni - di Giorgio Morotti

Davide contro Golia: la vittoria. Nel 2011 nel mese di gennaio Marco Benvenuto, Franco Cuneo, Giorgio Morotti e poche altre persone si sono incontrate alla Soms di Teriasca per discutere un documento recuperato da Massimo Robello. Seguirono altre riunioni alle quali prese parte fra gli altri anche Massimo Garibaldi. Nacque così il Comitato “Giù le Mani da Rio Cortino”,

formato all’inizio da poche persone, animate solo dalla volontà di salvaguardare questo piccolo borgo. Era, infatti, circolata la notizia di un progetto riguardante la realizzazione di un’enorme speculazione che prevedeva il riempimento/discarica del sito del Rio Cortino vicino alla frazione di Teriasca. Progetto voluto all’insaputa di tutti i Soresi dalla giunta Castagnola-Polipodio.

Il Comitato, con tenacia e pazienza, ha informato la popolazione di quanto stava accadendo. Ad aprile su la Repubblica uscì un articolo sul progetto per Rio Cortino. A maggio ci fu un’infuocata assemblea nella Soms di Sori con la partecipazione di moltissimi cittadini. Da allora tutto è cambiato. Altri articoli sui giornali, interviste a tv private, notizie su internet. Grazie al Comitato si innescò una piccola rivoluzione. Poi il Comitato iniziò a interessarsi anche ad altri problemi del paese: la scuola, la spazzatura, la spiaggia, la piscina, la gestione degli impianti comunali, la viabilità. Così nell’estate 2013 il Comitato decise di creare una lista civica in vista delle elezioni comunali del maggio 2014 chiamata “Sori si muove”, accolta con molto entusiasmo.

Per vincere le elezioni comunali e realizzare un cambiamento radicale nell’amministrazione di Sori occorreva però realizzare l’unione di tutte le forze democratiche presenti. Si costituì così l’alleanza con la lista inizialmente portata avanti dal solo Pd “Sori 2020”, che si è rivelata una lista molto “civica” e radicata nel territorio, nella quale sono confluiti quattro rappresentanti del Comitato: Monica Colombo, Marilina Boccaccio, Alessandra Tomasi e Patrizia Biaghetti. Alla fine i piccoli “Davide” con la sola forza delle parole e del proprio impegno appassionato sono riusciti a sconfiggere il gigante “Golia”, forte del controllo della macchina amministrativa. A cui sono saltati i nervi, tanto che ha condotto una campagna elettorale molto aggressiva. “Mission impossible” e un sogno finalmente realizzato: la lista si è imposta con 1473 voti, pari al 56,57% dei votanti.

Una Giunta giovane e rosa. Età media di 37 anni e perfetta parità di genere. Ecco la Giunta. Il neo Sindaco Paolo Pezzana, 44 anni, operatore sociale, ha nominato: vicesindaco Marco Castagnola, 30 anni, avvocato, Assessore alla Comunità Sostenibile, con deleghe all’Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Attività Produttive, Risorse Umane e Contenziose; Monica Colombo, 47 anni, biologa, appartenente al Comitato, Assessore alla Comunità Educativa ed Accogliente, con deleghe alla Cultura, Istruzione, Scuola, Associazionismo, Tempo Libero, Turismo; Ilaria Bozzo, 25 anni, laurea in giornalismo, Assessore alla Comunità Trasparente e Partecipata, con deleghe alla Partecipazione Popolare, Trasparenza, Legalità, Semplificazione Amministrativa e Comunicazione; Alberto Benvenuto, 42 anni, geometra, Assessore alla Comunità Visibile e Curata, con deleghe ai Lavori Pubblici, Commercio e Patrimonio. Paolo Pezzana ha tenuto per sé la delega al Bilancio, ai Servizi Sociali e al Welfare (settori ai quali è professionalmente legato da un’esperienza nazionale ed internazionale ventennale), allo Sport e alla Polizia Locale.

Il Sindaco ha dichiarato: “Punto tutto sul senso di comunità e di cura per il bene comune intesi come ricerca di una coesione sociale sempre maggiore per Sori, basata su trasparenza, partecipazione, sviluppo, memoria, identità, cultura, servizi accessibili e funzionali, solidarietà e tradizione”.

 

Non abbassiamo la guardia sul problema di Rio Cortino

Questa è la scelta del Comitato. Bisogna anche ricordare che ci siamo sempre informati tramite i verbali dei Consigli Comunali da noi recuperati e da altre fonti, perché la Giunta uscita sconfitta dalle elezioni notizie non ne ha mai date. D’altronde hanno iniziato nel 2007 con l’acquisto di terreni, sostenendo che l’opera di riempimento del Rio Cortino avrebbe “risanato” le casse del Paese.
All’inizio del 2013 la Giunta Polipodio-Castagnola arrivò addirittura a pubblicare su alcuni quotidiani locali un bando di concorso pubblico per trovare una ditta (o società) che avrebbe iniziato il riempimento, dichiarando poi pubblicamente di avere già in mano una proposta (evidentemente interessante). Entro il 12 giugno 2013 sarebbero dovute pervenire le proposte di chi aveva partecipato al bando. Solo dopo un anno e solo a seguito di un’interpellanza dell’opposizione si è scoperto che il numero di offerte ricevute era solo una: quella della Pamoter Genova srl. Noi contestammo subito i punteggi di assegnazione come criterio per il riempimento: erano più alti per la sistemazione degli impianti sportivi che per gli aspetti di sicurezza (non quelli obbligatori di legge, che come tali non devono nemmeno essere oggetto di ribasso, come al contrario sostenuto dalla Giunta).

Ma l’offerta Pamoter venne respinta. Così la società decise di fare ricorso al Tar. Da quel momento non si è avuta più nessuna notizia. Incredibilmente nei volantini e negli articoli apparsi pochi giorni prima delle elezioni la Giunta sconfitta ha scritto che con la Pamoter l’accordo per l’utilizzo del sito di Rio Cortino era praticamente fatto ad un prezzo dichiarato di 3,23 euro al metro cubo per il materiale. Ricordiamo che in tutto questo guazzabuglio c’è stato il silenzio assordante della Regione dopo anni di nostri appelli e incontri.  Ci auguriamo che la nuova Giunta sappia affrontare adeguatamente il problema di Rio Cortino e risolverlo per il meglio, salvaguardando l’ambiente e gli interessi della comunità. Ricordiamo anche che in tutto questo la Giunta Polipodio-Castagnola si è sempre dimenticata di un piccolo particolare: per realizzare l’opera occorre acquisire tutti i terreni presenti nel sito di Rio Cortino. Peccato che cinque proprietari ancora non li abbiano ceduti e che di esproprio per ora non se ne sia mai parlato.

 

Incontro in Regione sul problema Rio Cortino

Il 3 giugno Monica Colombo (Assessore Cultura e membro del Comitato Giù le mani da Rio Cortino), Massimo Robello (Comitato Giù le mani da Rio Cortino) e Paolo Pezzana (Sindaco di Sori) si sono incontrati nella sede della Regione Liguria con Raffaella Paita (Assessore regionale alle Infrastrutture) e l’architetto Giovanni Battista Poggi (Direttore Generale Lavori).

Il Sindaco Pezzana ha sottolineato come la vittoria sua e quella della sua lista si debba in gran parte ai voti della frazione più interessata al riempimento. Ha sottolineato anche come il voto elettorale si sia trasformato, dopo le dichiarazioni della Regione  Liguria, in una sorta di  referendum sul Rio Cortino.

Veniamo al punto: la Regione è interessata a Rio Cortino come luogo di smaltimento dei materiali di risulta del Terzo Valico. L’assessore Paita l’ha confermato chiaramente.

L’individuazione di siti pubblici per lo smaltimento sono di fatto necessari per abbassare i costi dello smaltimento dei materiali di risulta del Terzo Valico che altrimenti dovrebbero essere conferiti in siti gestiti da privati e pagati di più con un aggravio di spesa notevole. La Regione Liguria è consapevole che non ci sarebbe interesse se i camion dovessero passare dal Paese, perché l’azione non sarebbe sostenibile.

Sul passo indietro fatto da Autostrade Spa i rappresentanti regionali non hanno fatto commenti. Si sono limitati a sostenere che essendoci un accordo di fatto (“ma è appunto un accordo, non un contratto firmato e stipulato dalle parti”, è stato obiettato da parte della delegazione sorese) la Autostrade Spa non può revocare il permesso di fare la piazzuola, anche se a loro non interessa direttamente. Anche perché va fatta a carico del Comune. Non hanno neppure commentato il documento dell’ASPI letto dalla delegazione. Documento che per l’assessore Paita non ha “grande valore”.

Esiste una delibera della Giunta Castagnola che indica formalmente Rio Cortino come uno dei siti di smaltimento. Massimo Robello ha fatto presente che al Ministero dell'Ambiente non risulta esserci alcun progetto riguardante Rio Cortino. L’assessore Paita e l’architetto Poggi hanno sostenuto che il documento in possesso di Massimo Robello è del 2011 ed è superato da una recente delibera regionale.

Da una parte c’è il problema dell’accordo con Pamoter che va studiato. Occorre capire perché il progetto del riempimento non sia ancora partito. Nel progetto presentato alla Regione vi sono opere di edificazione (forse case di abitazione?) che quindi necessitano di un’approvazione preventiva e della VAS. Se vi fosse solo il riempimento e sopra venissero piantati degli alberi, non ci sarebbe bisogno della VAS. Inoltre, se il sito fosse riempito solo da materiali provenienti da privati, sarebbe sufficiente una semplice autorizzazione comunale.  Questo significa che se non saranno locati qui i materiali di risulta del Terzo Valico, ci sarebbero comunque  quelli di Pamoter e dei privati. Rimane anche da affrontare la necessità di mettere in sicurezza la zona a causa del passaggio di camion nel Paese.

Il sottopasso a colori

Sulle pareti del sottopasso della stazione di Sori ha preso forma la storia e il progresso del trasporto ferroviario. Un colorato treno storico cede il passo alla locomotiva di un modernissimo Frecciarossa, sullo sfondo la caratteristica località turistica ligure. A rallegrare le pareti anche una serie di piccole imbarcazioni multicolori. Il murale è stato dipinto dagli alunni delle classi 3L e 3M della Scuola Media di Sori che, insieme all’insegnante Antonella Tomasi, hanno partecipato al progetto scuola-ferrovia.  Gli alunni della scuola sorese, dopo aver studiato la storia ferroviaria, le tecnologie e le operazioni che si “nascondono” dietro il movimento dei treni, tramite una lezione in classe, si sono proposti di intraprendere un percorso artistico nella stazione cittadina, progetto subito accolto dalle Ferrovie Italiane.

Il murale del sottopasso

Queste iniziative aiutano a restituire gradevolezza e senso di sicurezza agli spazi deturpati da scritte, in particolare, nei sottopassi. L’inaugurazione è stata fatta il 20 maggio con la presenza delle due classi e della loro insegnante. Un particolare ringraziamento va a Emanuela Pischedda ed ai bimbi di Colorinscena che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione di questa piccola grande impresa.